
Jakus, direttore di uno stabilimento che produce motociclette, improvvisamente rassegna le proprie dimissioni. Le divergenze di opinione con i vertici aziendali sono ormai insanabili. Nonostante il disappunto della famiglia e degli amici, Jakus decide di ripartire da zero e tornare a fare il saldatore, cosa per nulla semplice considerato il suo curriculum. Quando finalmente trova un lavoro, i nuovi colleghi lo tengono a distanza: lui, che arriva in fabbrica dalla sua villa di Rózsadomb a bordo di un’auto di lusso, rimarrà sempre imprigionato nel ruolo del “signor direttore”. Quest’etichetta lo rende impopolare; gli servirà tempo e fatica per conquistare la fiducia degli altri operai e far valere i propri princìpi, perché «la ricollocazione non è un trionfo».