Jeu d’échecs avec Marcel Duchamp

Il regista stabilisce un contatto originale con Marcel Duchamp giocando con lui una partita a scacchi – grande passione dall’artista e metafora della sua arte – che diventa occasione di racconto dell’esperienza vissuta, pausa di riflessione per interessanti dichiarazioni di poetica, pretesto per seguirne gli spostamenti nella città di New York, sua patria d’adozione. I rapidi passaggi fra la giovinezza e la maturità dell’artista, il passato che ritorna presente nella memoria, mostrano Duchamp attore e testimone, Duchamp che presenta le proprie opere più celebri riunite in una grande antologica, Duchamp fulcro delle brevi testimonianze di Edgard Varese, Nicolas Colas, Hans Richter: il montaggio sposta con abilità le pedine e consente al regista di giocare una buona partita e di realizzare uno dei suoi migliori documentari. Nel 1964 il film vince il Gran Premio Bergamo, ritirato da Marcel Duchamp insieme al regista Jean-Marie Drot nella ex Chiesa di Sant’Agostino.