
Salieri, che ha consacrato alla musica tutta la sua vita e ha conseguito il successo con fatica e abnegazione, invidia il genio di Mozart, individuo frivolo e superficiale, per il quale la creazione artistica è poco più che un gioco, un vezzo scherzoso. Accecato dalla gelosia nei confronti del rivale, decide di uccidere Mozart e lo invita a cena. In un’osteria Mozart confida a Salieri le pene causategli dalla tormentata composizione di un Requiem, commissionatogli da un misterioso uomo in nero che lo angoscia, e pronuncia insospettabilmente le parole che segneranno la sua condanna: «E son genio e delitto due cose incompatibili». Fedele trasposizione dell’opera lirica di Nikolaj Rimskij-Korsakov dal dramma di Alekandr Puškin, con parti cantate del libretto originale.