Europe, Now!

Sostenuto anche nel 2017 dall’Unione Europea attraverso il sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa, il Festival riserva uno sguardo particolare al cinema del nostro continente anche con la sezione “Europe, Now!”, che propone le personali complete di tre registi emergenti: il greco Thanos Anastopoulos, la francese Dominique Cabrera e l’islandese Dagur Kári.
Ai registi della sezione Europe, Now! Bergamo Film Meeting dedica anche l’immagine ufficiale della 35a edizione, declinata in tre varianti e ispirata alle atmosfere dei film Diorthosi (Correction) di Thanos Anastopoulos, Le lait de la tendresse humaine di Dominique Cabrera e Voksne mennesker (Dark Horse) di Dagur Kári.
Thanos Anastopoulos
Attento osservatore della società greca (e non solo), anche nelle sue più recenti e drammatiche evoluzioni, Thanos Anastopoulos, oggi tra i registi e documentaristi più noti del suo Paese, esordisce al festival di Rotterdam con il suo primo lungometraggio Olo to varos tou kosmou (Atlas. All the Weight of the World, 2004), mosaico di storie di quotidiana umanità percorse da undici diversi personaggi. Successivamente, affronta la crisi greca e le sue ripercussioni sulle vite dei singoli, abbandonati a un destino che lascia poco spazio a prospettive future, con i film Diorthosi (Correction, 2007, che ha rappresentato la Grecia agli Oscar) e I kóri (The Daughter, 2012), entrambi presentati alla Berlinale. Infine, nel 2016 Anastopoulos approda al Festival di Cannes con il documentario L’ultima spiaggia (2016) – co-diretto con il triestino Davide Del Degan – che raccoglie tante piccole storie dai caratteri universali, racchiuse nel microcosmo del Pedocin, stabilimento balneare a pochi passi dal capoluogo friulano, celebre per il suo muro, che divide i maschi dalle femmine.
Thanos Anastopoulos venerdì 17 marzo, dalle ore 14.30 alle ore 17.00 terrà una masterclass a Brescia presso LABA – Libera Accademia di Belle Arti.
A seguire, alle ore 21.00 presso il cinema Nuovo Eden di Brescia sarà proiettato il film L’ultima spiaggia alla presenza del regista.
In collaborazione con Greek Film Centre, Mansarda Production e Fantasia Audiovisual.
Dominique Cabrera
Con una carriera iniziata nei primi anni ‘80, la francese Dominique Cabrera è regista di fiction e di documentari, nonché attrice, produttrice, docente e scrittrice. Nata in una famiglia di pied-noir, i francesi algerini rimpatriati dopo l’indipendenza, Dominique Cabrera conserva un legame identitario con l’Algeria che, insieme alla militanza politica e all’attenzione per le questioni sociali, costituisce il fil rouge della sua produzione. Dopo i primi corti e i documentari, incentrati sulle contraddizioni e i problemi delle banlieue, fonda una casa di produzione, l’Ergonaute, insieme a Jean- Piere Thorn e Alban Poirier, con l’obiettivo di produrre film a sfondo sindacale e politico. I suoi primi lungometraggi, L’autre côté de la mer (1996), con Claude Brasseur nel ruolo di un pied-noir diviso tra due patrie, e Nadia et les Hippopotames (Nadia e gli ippopotami, 1999), con Ariane Ascaride, in cui tratta gli scioperi dell’SNCF (le ferrovie francesi) del 1995, vengono entrambi presentati a Cannes. Seguono Le lait de la tendresse humaine(2001), premiato a Locarno “per la migliore interpretazione” di tutto il gruppo di attori, tra i quali spicca Valeria Bruni Tedeschi, e Folle embellie (2004), con Jean-Pierre Léaud e Miou-Miou, vincitore del premio della Giuria Ecumenica alla Berlinale. Il suo ultimo film, Corniche Kennedy (2016), da un romanzo della scrittrice Maylis de Kerangal e interpretato dalla giovane Lola Creton, sarà presentato in anteprima italiana a Bergamo Film Meeting.
Mercoledì 22 marzo alle ore 21.00, il film Corniche Kennedy di Dominique Cabrera sarà riproposto al cinema Nuovo Eden di Brescia.
In collaborazione con Ergonaute.
Dagur Kári
Brillante esponente della nuova e vivace cinematografia islandese, Dagur Kári ha saputo conquistarsi sin dall’inizio il favore della critica internazionale, raccogliendo, con i suoi film, premi e riconoscimenti ai festival di tutto il mondo. Il suo primo lungometraggio, Nói albinói (Noi albinoi, 2003) – storia di un adolescente albino che vive ai confini del mondo, cioè in un villaggio islandese di soli 900 abitanti – passa da Rotterdam, Karlovy Vary, Toronto, Edimburgo, Roma, Sidney e molti altri. Segue Voksne mennesker (Dark Horse), storia d’amore tra uno street artist squattrinato e la commessa di una panetteria, che debutta nel 2005 a Cannes nella sezione Un Certain Regard, per poi intraprendere il giro dei festival del film precedente. Attratto dalle vicende esistenziali e senza mai rinunciare alla giusta dose di ironia tipica del cinema nordico, Dagur Kári fa ruotare le sue storie intorno a personaggi anticonformisti, spesso emarginati o veri e propri loser, che si muovono in atmosfere surreali, non prive di un pizzico di romanticismo e momenti di tenerezza. Nel suo terzo film, The Good Heart (2008), girato negli Stati Uniti, l’amicizia nasce in ospedale tra un giovane senzatetto aspirante suicida e un vecchio barista burbero in crisi cardiaca; il suo ultimo lavoro, Fúsi (Virgin Mountain, 2015), racconta di un 43enne in sovrappeso, che vive con la madre e fatica a entrare nell’età adulta. È il film che decreta definitivamente il successo di Kári: presentato in anteprima mondiale alla Berlinale 2015, riceve il Nordic Council Film Prize 2015 e trionfa al Tribeca Film Festival con tre premi, miglior film, sceneggiatura e attore (Gunnar Jonsson). Il film sarà in anteprima italiana a Bergamo Film Meeting. L’impegno di Dagur Kári come regista è imprescindibile da quello di musicista: oltre a dirigere i propri film, Kári ne crea la colonna sonora con il suo gruppo di musica elettronica Slowblow.
Giovedì 16 marzo, alle ore 14.30 presso la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, sarà proiettato il film Nói albinói (Noi albinoi) di Dagur Kári, alle 16.00 il regista terrà una masterclass aperta al pubblico.
Inoltre, venerdì 24 marzo alle ore 21.00, il film Virgin Mountain di Dagur Kári sarà riproposto al cinema Nuovo Eden di Brescia.
In collaborazione con Icelandic Film Centre e con il patrocinio del Consolato Generale d’Islanda di Milano.
BOYS & GIRLS – The Best of CILECT Prize
Anche quest’anno, l’approfondimento sul nuovo cinema d’Europa, prosegue con una rassegna di 7 cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole di cinema europee che aderiscono al CILECT. È una selezione di corti tra quelli che sono stati finalisti al CILECT Prize 2016, premio attribuito ogni anno dall’intera comunità di studenti e insegnanti delle oltre 160 scuole che fanno parte dell’associazione internazionale. Brevi film girati da giovani autori, che utilizzando forme diverse – fiction, animazione e documentario – sanno raccontare in modo creativo e personale la propria
generazione e il mondo che li circonda. Il programma è stato definito in collaborazione con Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione FM, che partecipa alla rassegna con due documentari, I giganti della montagna e Parco Lambro, realizzati da alcuni studenti diplomati nel 2016.
In collaborazione con CILECT e Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione FM.