Desiderio inappagato
di Shôhei Imamura

Durante la guerra il tenente Hashimoto aveva sepolto insieme a tre complici una gran quantità di morfina in un rifugio antiaereo sotto un ospedale militare. L’accordo era di ritrovarsi dopo dieci anni per recuperare il tesoro. Ma il giorno dell’appuntamento in realtà si presentano cinque persone che sostengono di far parte del vecchio accordo. Per quanto ognuno nutra forti sospetti nei confronti degli altri, i cinque decidono di fare causa comune per ritrovare il tesoro.
Imamura e Kitano: antropologia di un Giappone disincantato
Shôhei Imamura nasce nel 1926, Takeshi Kitano nel 1947: due generazioni separate dalla seconda guerra mondiale, un’esperienza tragica e devastante per il Giappone. Due autori dai tratti stilistici molto diversi, ma che condividono uno sguardo spietato e impietoso, a volte con pennellate di sarcasmo, sulla società nipponica, intrisa di tenaci, “indispensabili” sopravvivenze fatte di arcaicità, richiami di una natura penetrante, pulsioni primarie, leggi del sangue. Tra crime film, black comedy, drama e action movie, i due autori si immergono nelle contraddizioni del loro paese, nelle lacerazioni di esistenze tra loro lontane, ma che, pur in epoche diverse, condividono disagi, desideri “inappagati”, cedimenti, dissoluzioni, frustrazioni.