

Francia, Grecia, Italia / 2009 / 100 min.
Colore / O.V. / Sottotitoli: it.
Elias è un migrante che pur di scappare dalla guardia costiera si getta in mare aperto. Nuotando riesce ad arrivare sulla terraferma presso l’Eden Club Paradise, un resort turistico. Qui si infila la divisa del villaggio e viene subito scambiato per un fattorino. Il direttore del club invece ha qualche dubbio sul ragazzo, ma quando arrivano gli agenti di polizia per verificare la presenza di immigrati, l’uomo decide di non denunciarlo, tentando un approccio sessuale con lui. Elias comincia a darsi da fare all’interno del resort svolgendo diverse mansioni, tra cui anche l’assistente del mago durante lo spettacolo di magia. Questi lo prende talmente a cuore che lo invita a cercarlo qualora dovesse trovarsi a Parigi. Una sera, durante un forte temporale, si rifugia nella camera di Christina, una donna in vacanza da Amburgo. Tra loro inizia una relazione, ma quando nel villaggio viene scoperta, Elias è costretto ad andarsene.
Note
«Verso l’Eden è una fiaba girata nello stile delle comiche del muto. E come tutte le fiabe dice cose profonde e poetiche sulla realtà. Troviamo bellissimo che un regista come Costa-Gavras abbia girato un simile film, che è un apologo sottile sulla nostra condizione di europei. Scamarcio è bravissimo: vedere per credere.»
(Alberto Crespi, L’Unità, 6 marzo 2009)
«”Non è autobiografico, ma è un film molto personale. Conosco il dramma di chi è costretto a lasciare tutto quello che conosce per avventurarsi verso l’ignoto, spinto dal bisogno di sopravvivere”, dice il regista, “È un dramma del nostro tempo, ci riguarda tutti e, a rendere ancora più attuale il film, c’è la recente decisione della comunità europea, secondo la quale bisogna catturare i clandestini e rispedirli nel paese d’origine. L’Occidente, devastato dalla crisi, oggi non ha più bisogno di loro, li respinge. Purtroppo, leggendo i comunicati ufficiali, non figurano mai parole come “rispetto della dignità dell’uomo”. La Francia è andata oltre, ha deciso che se i sans-papiers in attesa di regolarizzarsi denunciano un clandestino saranno compensati ricevendo subito i documenti per la cittadinanza. È un invito alla delazione che trovo terribile”.»
(Costa-Gavras)