Esposizione in tempo reale N.45

Due imprescindibili appuntamenti dedicati al rapporto tra cinema e arte contemporanea. Protagonista sarà l’artista italiano Franco Vaccari, uno dei più significativi e importanti interpreti dei linguaggi del contemporaneo. Nel corso della sua carriera Franco Vaccari ha portato avanti, con grande coerenza, un’opera che risulta oggi straordinariamente attuale e di grande ispirazione per le generazioni più recenti, le quali riconoscono il valore del suo apporto e l’influenza delle sue ricerche.
L’artista omaggerà la città di Bergamo allestendo l’inedita video installazione ambientale Esposizione in tempo reale N.45 presso la Sala alla Porta Sant’Agostino e collocando all’esterno dello spazio l’installazione Il Mendicante Elettronico.
Sabato 11 marzo, alle ore 16.00 presso il Cinema San Marco, Franco Vaccari presenterà una selezione delle sue opere video, ripercorrendo oltre quarant’anni di ricerca e sperimentazione, che hanno contraddistinto la sua carriera artistica. L’appuntamento sarà accompagnato da un incontro con il pubblico.
Bergamo Film Meeting consolida e rinnova la collaborazione con The Blank, associazione culturale che dal 2010 sostiene la conoscenza e la diffusione dell’arte contemporanea a Bergamo, promuovendo un omaggio all’artista e fotografo italiano Franco Vaccari.
Dall’11 al 19 marzo, la Sala alla Porta Sant’Agostino ospiterà la video installazione ambientale Esposizione in tempo reale n. 45: La stufa di Cartesio (2004), mentre presso il Cinema San Marco sarà proiettata una selezione di opere video.
Precursore di molte tendenze dell’arte contemporanea, Franco Vaccari (Modena, 1936) è attivo sin dalla metà degli anni Sessanta; attraverso le sue opere ha ridefinito il concetto di fotografia, tempo, e il pubblico. La sua ricerca artistica ruota intorno a tre tematiche fondamentali: la dissoluzione dell’oggetto estetico modernista; l’utilizzo della fotografia, del film, del video, al fine di impegnare lo spettatore in un processo di partecipazione e di riflessione critica sui media; l’accento sulle specifiche condizioni contestuali dell’esperienza con particolare riferimento allo spazio pubblico e alla città.
Questi elementi collocano il lavoro di Vaccari nell’ambito di un particolare filone dell’arte concettuale caratterizzato da operazioni in cui la nozione tradizionale di opera d’arte appare del tutto superata. Si tratta di lavori che prevedono il coinvolgimento diretto dello spettatore nella realizzazione di interventi spesso effimeri e provvisori in cui l’artista da produttore unico e originale si trasforma in colui che innesca un evento senza necessariamente controllarne gli esiti. Conseguentemente, la dimensione della ricezione diviene di estrema importanza.
L’opera prende forma “in tempo reale”, nel senso che si sviluppa in relazione al modo in cui il pubblico la recepisce e reagisce ad essa, contribuendo a determinarne forma e significato.
“La differenza fra gli happening, le performance e le esposizioni in tempo reale è una differenza di struttura. Mentre infatti le prime si sviluppano linearmente e nelle varie fasi ubbidiscono a precisi programmi predeterminati, le esposizioni in tempo reale hanno come elemento caratterizzante la possibilità di retro-azione e cioè del feed-back” (F. Vaccari, 1978).
In Esposizione in tempo reale N.45 il video Buona Notte, raffigurante il fuoco di un camino mentre si consuma e crepita, è proiettato sovrapposto all’immagine del dipinto di Alessandro Magnasco Lo scaldatoio della frateria, dando un effetto animato di forte impatto visivo all’intera composizione pittorica.
Esposizione in tempo reale N.45 è una poetica riflessione sulla figura di Cartesio. L’artista modenese rimase affascinato dal fatto che il padre del razionalismo iniziò la sua avventura intellettuale traendo energia da forme di pensiero irrazionali: il filosofo francese, infatti, decise di dedicarsi alla filosofia dopo una notte di sogni esaltanti e rivelatori, il 10 settembre 1619 a Ulm di Baviera. Nei suoi scritti, Cartesio precisa che quel giorno faceva molto freddo, per cui rimase dentro una stanza ben riscaldata da una stufa per l’intera giornata.
Per Esposizione in tempo reale N.45, continuando una ricerca basata sul coinvolgimento e la condivisione, Franco Vaccari ha invitato alcuni artisti di Bergamo a creare dei giacigli davanti alla proiezione, dei rifugi in cui riposare e sognare, sviluppati secondo i rispettivi linguaggi e poetiche. Gli artisti realizzeranno dieci inedite sculture-giaciglio, pensate appositamente per dialogare con il video Buona Notte. Queste installazioni oniriche si innestano nell’ambiente di Porta Sant’Agostino, costruita tra il 1561 e il 1575, storica via d’accesso alla Città Alta di Bergamo.
Gli artisti coinvolti nella realizzazione dei giacigli sono: Davide Allieri, Cinzia Benigni, Filippo Berta, DZT collective, Oscar Giaconia, Daniele Maffeis, Andrea Mastrovito, Giovanni Oberti, Francesco Pedrini, Maria Francesca Tassi.
Il 10 marzo in occasione dell’inaugurazione dell’installazione presso Porta Sant’Agostino, lo spazio verrà animato ospitando il riposo degli artisti, di alcuni operatori culturali e di coloro che desidereranno partecipare, trattenendosi alla Porta per l’intera nottata. Franco Vaccari inscena così una situazione in cui l’apporto diretto di coloro che interagiscono con Esposizione in Tempo Reale N.45 è indispensabile all’attuarsi dell’opera.
All’esterno della Porta troverà spazio Il Mendicante Elettronico, video installazione del 1973. Su uno schermo a tubo catodico compare la scritta “Der blinde kommt gleich” (il cieco torna subito) in sovrimpressione all’immagine di un criceto dentro ad un cappello. Con la sostituzione di un televisore ad un mendicante in carne ed ossa, Vaccari innesca uno spiazzamento dello spettatore e pone delle riflessioni sul potere dei media e del gesto artistico.
Durante la 35a edizione del Festival, sullo schermo del Cinema San Marco si ripercorreranno oltre quarant’anni di ricerca attraverso la proiezione di una selezione dei video di Franco Vaccari.
Un excursus che partirà da Nei Sotterranei (1966-67), dove le immagini di pareti di bagni e scantinati cosparsi di graffiti assumono il significato di poesia anonima e trovano un corrispettivo filmico nelle sperimentazioni degli esordi dell’artista con la poesia visiva, per passare a Cani Lenti (1971), video accompagnato da un sonoro tratto da una canzone dei Pink Floyd, in cui l’atto di seguire e riprendere alcuni cani randagi evidenzia le differenti reazioni degli animali a contatto con la telecamera, dimostrando come l’osservazione perturbi il soggetto. La via Emilia è un aeroporto (2000) offrirà invece uno spaccato di vita degli abitanti della Via Emilia: dalle case di persone intente a guardare la tv, Vaccari passerà a interagire con le prostitute del posto, per poi soffermarsi sulle immagini di modellini di aeroplani installati lungo la via che alludono alla voglia di evasione degli abitanti. A chiudere la retrospettiva Provvista di ricordi per il tempo dell’Alzheimer (2003) dove l’artista, immaginandosi affetto da Alzheimer, attinge da fotografie personali per realizzare il video dei ricordi che perderebbe per ultimi.
Video selezionati
1966-67, Nei Sotterranei, 8 mm trasferito su 16 mm e formato digitale, b/n, 6’56’’
1971, Cani lenti, 8 mm trasferito su 16mm e formato digitale, b/n e col., sonoro dai Pink Floyd, 8’38’’
2000, La via Emilia è un aeroporto, VHS, col., sonoro, 14’30’’
2003, Provvista di ricordi per il tempo dell’Alzheimer, video da materiale fotografico 21’57’’
La collaborazione con Franco Vaccari è resa possibile grazie all’indispensabile supporto della Galleria P420 di Bologna.
L’ingresso ai due appuntamenti di venerdì e sabato è libero.
Esposizione in tempo reale n. 45: La stufa di Cartesio
Bergamo, 11 – 19 marzo 2017 | Sala alla Porta Sant’Agostino, Via della Fara
Inaugurazione venerdì 10 marzo alla presenza dell’artista, ore 18.00
Orari: martedì – venerdì: 15.30 – 19.30 | sabato – domenica: 11.00 – 19.30
Ingresso libero
Opere Video
Bergamo, 11 – 19 marzo 2017 | Cinema San Marco, Piazzale della Repubblica – 2
Presentazione e incontro con l’artista ad ingresso libero: sabato 11 marzo, ore 16.00
La collaborazione con Franco Vaccari è resa possibile grazie all’indispensabile supporto della Galleria P420 di Bologna.
In collaborazione con Associazione The Blank.