

Francia, Italia, / 1972 / 130 min.
Colore / O.V. / Sottotitoli: it./en.
Montevideo, Uruguay, agosto 1910. I tupamaros sequestrano due uomini: Philip Michael Santore, cittadino statunitense e direttore dell’A.I.D. (Agency for International Development), e Fernando Campos, console del Brasile, mentre una terza persona riesce a sfuggire. Pochi giorni dopo, fra i prigionieri finisce anche un funzionario del ministero dell’Agricoltura. I ribelli, mentre interrogano soprattutto Santore e dimostrano le sue responsabilità nella formazione della polizia e nelle repressioni avvenute in Brasile, nella Repubblica dominicana e nell’Uruguay, esigono dal governo la liberazione dei prigionieri politici. La stampa, rappresentata validamente da Carlos Ducas, e il parlamento si agitano. Ma quando il governo è sul punto di dimettersi, il capitano di polizia Lopez arresta gran parte dei ribelli.
Note
«Un altro interessante esempio di cinema impegnato per Costa-Gavras, il quale è sempre riuscito a dimostrare una grande coerenza artistica nello scandagliare le torture, le contraddizioni e gli abusi dei regimi politici e delle dinamiche di potere internazionali durante la Guerra Fredda. Concentrando il suo sguardo sullo scottante clima di tensione nell’America Latina dei primi anni Settanta, il regista greco realizza un lucido apologo sulle ingerenze degli Stati Uniti nel tessuto socio-politico sudamericano e, soprattutto, sul lato oscuro dei servizi segreti che dovrebbero garantire pace e sicurezza senza ricorrere ad abusi e violenza gratuita. Girato nel Cile socialista di Salvador Allende, poco prima del golpe di Pinochet. Il soggetto di Franco Solinas è ispirato alla figura dell’agente americano Anthony Dan Mitrione. Premio Louis Delluc 1972.»
(Longtake.it)