
Ospiti di comuni amici in una villa in Provenza, due coppie si conoscono per la prima volta. Olga, donna aperta, realizzata e indipendente, docente universitaria (che vive con il figlio e con l’amante musicista), accompagnata nell’occasione dal marito regista teatrale, incontra la più fragile Ruth, personalità frustrata (un fratello le è morto suicida), pressoché inerte e visionaria, con il marito Franz. Ruth tenta di impiccarsi, ma Franz la salva in tempo. Inizia da questo momento l’attenzione e l’amicizia reciproca fra le due donne.
Storia di un’amicizia tra due donne, la moglie forte di un regista e quella debole di uno scienziato. Avvicinandosi tra loro, si allontanano dai rispettivi mariti che, messi in crisi come maschi, non reggono. È il film più antimaschilista, ma anche più bergmaniano, della regista per i modi con cui analizza i rapporti malattia mentale/normalità; narcisismo dell’altruismo/vampirismo della nevrosi; ragione/irrazionale nella vita quotidiana, e per la sapienza con cui collega il tema dell’amicizia femminile con la cultura del romanticismo tedesco. Premeditata sgradevolezza delle figure maschili. Bella simbiosi tra la scura Winkler (Ruth) e la chiara Schygulla (Olga). Leggerlo dalla parte di Ruth. (ilMorandini)
Die abhandene Welt (2015)
Hannah Arendt (2012)
Ich bin die andere (2006)
Rosenstrasse (2003)
Das Versprechen (La promessa, 1995)
Zeit des Zorns (Il lungo silenzio, 1993)
Die Rückkehr (L’africana, 1990)
Fürchten und Lieben (Paura e amore, 1988)
Die Geduld der Rosa L. (Rosa L., 1985)
Heller Wahn (Lucida follia, 1983)
Die bleierne Zeit (Anni di piombo, 1981)