Il gusto del sake
di Yasujirô Ozu

Nella zona industriale di Kawasaki Shuhei Irayama, ex dirigente d’azienda e vedovo, vive tranquillamente con la 24enne figlia Michiko e il minore dei figli maschi. Quando si rende conto che Michiko sta sacrificando la sua vita per lui, Shuhei decide di darla in sposa.
Ultimo film di Ozu, e il sesto a colori. Vi riprende quel rapporto tra padre e figlia che già aveva analizzato in Tarda primavera e Tardo autunno, ma con significative varianti: il contrappunto di commedia ironica e una narrazione di toni cupi nella rappresentazione della borghesia giapponese, avviata al benessere e al consumismo e la tipizzazione dei personaggi femminili, ormai lontani dall’immagine della donna passiva proposta da molto cinema classico giapponese. (il Morandini)