Il silenzio sul mare
di Takeshi Kitano

La passione del netturbino sordomuto Shigeru per il surf nasce per caso: un giorno il giovane scopre una tavola nell’immondizia. Shigeru adatta la tavola e si tuffa goffamente nelle onde sotto lo sguardo tenero della sua compagna e quello divertito degli amici. La perseveranza, la determinazione e l’amore, gli permetteranno di vincere la sfida. Un film delicato e minimalista, capace di descrivere fragilità e forza d’animo in maniera profonda.
Imamura e Kitano: antropologia di un Giappone disincantato
Shôhei Imamura nasce nel 1926, Takeshi Kitano nel 1947: due generazioni separate dalla seconda guerra mondiale, un’esperienza tragica e devastante per il Giappone. Due autori dai tratti stilistici molto diversi, ma che condividono uno sguardo spietato e impietoso, a volte con pennellate di sarcasmo, sulla società nipponica, intrisa di tenaci, “indispensabili” sopravvivenze fatte di arcaicità, richiami di una natura penetrante, pulsioni primarie, leggi del sangue. Tra crime film, black comedy, drama e action movie, i due autori si immergono nelle contraddizioni del loro paese, nelle lacerazioni di esistenze tra loro lontane, ma che, pur in epoche diverse, condividono disagi, desideri “inappagati”, cedimenti, dissoluzioni, frustrazioni.