

di Shôhei Imamura
Protagonista della sezione Europe, Now!, il regista Dagur Kári incontrerà il pubblico giovedì 16 marzo presso il Bookshop in Piazza della Libertà.
Il regista sarà presente a Bergamo Film Meeting dal 15 al 18 marzo.
Brillante esponente della nuova e vivace cinematografia islandese, Dagur Kári ha saputo conquistarsi sin dall’inizio il favore della critica internazionale, raccogliendo, con i suoi film, premi e riconoscimenti ai festival di tutto il mondo. Il suo primo lungometraggio, Nói albinói (Noi albinoi, 2003) – storia di un adolescente albino che vive ai confini del mondo, cioè in un villaggio islandese di soli 900 abitanti – passa da Rotterdam, Karlovy Vary, Toronto, Edimburgo, Roma, Sidney e molti altri. Segue Voksne mennesker (Dark Horse), storia d’amore tra uno street artist squattrinato e la commessa di una panetteria, che debutta nel 2005 a Cannes nella sezione Un Certain Regard, per poi intraprendere il giro dei festival del film precedente. Attratto dalle vicende esistenziali e senza mai rinunciare alla giusta dose di ironia tipica del cinema nordico, Dagur Kári fa ruotare le sue storie intorno a personaggi anticonformisti, spesso emarginati o veri e propri loser, che si muovono in atmosfere surreali, non prive di un pizzico di romanticismo e momenti di tenerezza. Nel suo terzo film, The Good Heart (2008), girato negli Stati Uniti, l’amicizia nasce in ospedale tra un giovane senzatetto aspirante suicida e un vecchio barista burbero in crisi cardiaca; il suo ultimo lavoro, Fúsi (Virgin Mountain, 2015), racconta di un 43enne in sovrappeso, che vive con la madre e fatica a entrare nell’età adulta. È il film che decreta definitivamente il successo di Kári: presentato in anteprima mondiale alla Berlinale 2015, riceve il Nordic Council Film Prize 2015 e trionfa al Tribeca Film Festival con tre premi, miglior film, sceneggiatura e attore (Gunnar Jonsson). Il film sarà in anteprima italiana a Bergamo Film Meeting. L’impegno di Dagur Kári come regista è imprescindibile da quello di musicista: oltre a dirigere i propri film, Kári ne crea la colonna sonora con il suo gruppo di musica elettronica Slowblow.
Ingresso libero