Incontro con
Rúnar Rúnarsson

BFM — 38
BFM — 38
14 marzo
2020
19.00
Auditorium – Piazza della Libertà

Regista e produttore islandese, è nato a Reykjavik nel 1977 e ha studiato alla National Film School of Denmark. Considerato uno dei nomi più importanti del panorama cinematografico contemporaneo del suo Paese ha presentato i propri film nei più prestigiosi festival internazionali. 

Dal 1995 al 2004 dirige numerosi cortometraggi (Toilet Culture, 1995; Rat Race, 1997; Oiko Logos, 1997; The Collector, 1998; Hringur, 1998; Roots, 2000; Searching for Rajeev, 2002; Bragur, 2004) sperimentando stili, formati e tecniche, girando in VHS, 16mm, DVCam e Super8. Con Síðasti bærinn (The Last Farm, 2004), cortometraggio musicato da Kjartan Sveinsson, tastierista della band Sigur Rós, riceve una nomination all’Oscar. Smáfuglar (2 Birds, 2008), selezionato a Cannes, si svolge durante una luminosa notte d’estate e segue un gruppo di adolescenti in un viaggio verso l’età adulta. Anna (2009), anch’esso presentato a Cannes, vede come protagonista una ragazza di 12 anni che vive in un piccolo villaggio di pescatori. 

Con Eldfjall (Volcano, 2011) – storia d’amore con protagonista un sessantasettenne appena pensionato costretto a ripensare alla sua vita, presente e passata – debutta nel lungometraggio; torna a Cannes alla Quinzaine des réalisateurs; viene scelto per rappresentare l’Islanda agli Oscar e vince numerosi premi internazionali. 

Rappresenta nuovamente l’Islanda agli Oscar nel 2015 con Þrestir (Passeri), film proiettato in numerosi festival in tutto il mondo che si aggiudica il premio per il miglior film a San Paolo, San Sebastian e Varsavia. Lo stesso anno Rúnar Rúnarsson riceve il Silver Hugo come miglior nuovo regista al Chicago International Film Festival. Qui protagonista è Ari, sedicenne alle prese con le difficoltà dell’inserirsi nella piccola comunità dove vivono il padre e la nonna. 

Il suo ultimo lavoro, Bergmál (Echo, 2019) presentato in anteprima italiana a Bergamo Film Meeting, ha debuttato al Festival di Locarno. 56 scene di quotidianità ambientate durante il Natale, un affresco originale di una società a tratti surreale, suddivisa dal regista in un caleidoscopico mix di immagini. 

Rúnar Rúnarsson sarà ospite del Festival.

In collaborazione con l’Icelandic Film Centre. Con il patrocinio del Consolato d’Islanda di Milano.

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