La vie est un roman

Tre vicende che si svolgono in uno strano castello. Nella prima un ricco folle sconvolto dagli orrori della guerra, raduna nel castello gli amici per “regalare loro la felicità” e gli fa bere una pozione che li porta all’oblio; ma la sua donna si ribella. Nella seconda un gruppo di studiosi della psicologia dell’infanzia tiene nel maniero un seminario sull’immaginazione che si trasforma in un caos, dove solo quattro persone sembrano conservare la propria identità, al di là dell’affermazione di convulse teorie. La terza storia, infine, è una favola di ambiente medioevale, che si svolge nelle sale del castello, agita dai figli dei congressisti che “vivono insieme” ai loro personaggi fantastici.
«Volevo cercare di comunicare attraverso il canto, attraverso la musica, dei concetti, delle idee, delle mozioni in maniera più efficace che non con mezz’ora di dialogo» (Alain Resnais)
“Mi sono limitato a lanciare in un acqua calma tre sassi di pesi diversi. Le onde concentriche si estendono, si mescolano in una specie di scivolamento (ogni cerchio ha una sua velocità) ed è questo che può stupire e confondere la vista di chi aspetta un solo soggetto. In effetti, come spesso accade, i personaggi mi interessano più delle idee”. Alain Resnais e il suo sceneggiatore Jean Gruault hanno immaginato una commedia in tre atti in cui si mescolano magia medievale, sogno e tempo presente. Spazi temporali diversi per la stessa unità di luogo. Un palazzo ideale, un teatro di incontri squisiti e surreali, in cui lo spettatore sarà alla fine testimone dell’impossibilità di amare e costruire un mondo più giusto. Il Conte (Ruggero Raimondi), personaggio utopistico autoritario, sembra uscito da un fumetto. In effetti, le decorazioni barocche del castello sono state disegnate da Enki Bilal. Gli ospiti si incontrano lì: un architetto visionario (Vittorio Gassman), un antropologa stravagante (Geraldine Chaplin), un pedagogo eccentrico (Pierre Arditi). E un personaggio la cui precisione, fascino e convinzione incantarono la critica dell’epoca, una giovane istitutrice, interpretata da Sabine Azéma, nel suo primo grande ruolo sul grande schermo, nel suo primo film con Resnais. (La Cinémathèque française)
Aimer, boire et chanter (2014)
Vous n’avez encore rien vu (2012)
Les herbes folles (Gli amori folli, 2009)
On connaît la chanson (Parole, parole, parole…, 1997)
Smoking/No Smoking (1993)
L’amour à mort (1984)
La vie est un roman (La vita è un romanzo, 1983)
Mon oncle d’Amérique (Mio zio d’America, 1980)
La Guerre est finie (La guerra è finita, 1966)
L’Année dernière à Marienbad (L’anno scorso a Marienbad, 1961)
Hiroshima mon amour (1959)