
Vincent, onesto lavoratore, spaccia inconsapevolmente un biglietto da 500 franchi falsi. I veri colpevoli lo accusano e finisce per tre anni in prigione. Quando esce è ormai solo (la figlia è morta e la moglie lo ha lasciato) e, accolto da una signora anziana nella sua casa, il giovane massacra lei e gli altri ospiti. Poi si consegna alla polizia. L’ultimo film di Bresson è fondato sul principio della valanga: «Una piccola colpa provoca una valanga vertiginosa del Male, fino al momento in cui nasce il Bene».
«L’argent è un’austera parabola sul potere divoratore e mefistofelico del denaro, visto come strumento di corruzione individuale e sociale capace di segnare una regressione bestiale nell’uomo. Una presenza ossessiva, quella dell’argent, che incarna il legno storto dell’umanità, un non-oggetto privo di significato (se non per il suo valore attribuitogli per convenzione) che diventa il simbolo del Male radicato nella società («Oh denaro! Dio visibile, cosa non ci faresti fare?»). Opera spoglia nella messinscena, ma di esemplare stratificazione concettuale, che diventa culmine definitivo del processo di scarnificazione narrativa dell’autore francese. Eccezionale nell’uso del sonoro, del fuori campo (negli omicidi, ad esempio) e nell’attribuzione di significato ai gesti e agli oggetti. Ellittico, misterioso, allucinato. Liberamente ispirato al racconto «Denaro falso» (conosciuto anche come «La cedola falsa») di Lev Tolstòj. Fotografia di Pasqualino De Santis e Emmanuel Machuel, musiche non originali di Johann Sebastian Bach. Premio per la miglior regia al Festival di Cannes, ex-aequo con Andrej Tarkovskij per Nostalghia (1983).»
(Longtake)
L’argent (1983)
Le diable probablement (Il diavolo probabilmente, 1977)
Lancelot du Lac (Lancillotto e Ginevra, 1974)
Quatre nuits d’un rêveur (Quattro notti di un sognatore, 1971)
Une femme douce (Così bella, così dolce, 1969)
Mouchette (Mouchette – Tutta la vita in una notte, 1967)
Au hasard Balthazar (id., 1966)
Procès de Jeanne d’Arc (Processo a Giovanna d’Arco, 1962)
Pickpocket (Diario di un ladro, 1959)
Les dames du Bois de Boulogne (Perfidia, 1945)
Les Anges du péché (La conversa di Belfort, 1943)