

Francia / 2012 / 114 min.
Colore / O.V. / Sottotitoli: it./en.
L’incredibile ascesa ai vertici della Phénix, la più grande banca europea, porta Marc Tourneuil, semplice impiegato bancario, a non aver alcun scrupolo nei confronti di chi incontra sul suo cammino. Avido e bugiardo, truffatore e ossessionato dal sesso, non si ferma di fronte a nulla pur di raggiungere il suo scopo e distruggere il vecchio sistema della banca, metterne da parte l’azionista storico e liberarsi del precedente presidente. In un universo in cui fame di potere e sete di denaro sono gli unici comandamenti, si ritroverà però costretto a fronteggiare un fondo speculativo americano che agisce con metodologie ancora più infingarde delle sue.
Note
«Crisi economica, andamento dei mercati finanziari, stabilità sono termini entrati nella vita quotidiana. Stabilizzare le borse mondiali e ottenere indici positivi sembra essere diventata la più grande rassicurazione di cui necessita l’uomo per superare la crisi che ha investito il mondo negli anni Duemila. Mentre tutti si diventa ostaggi dei mercati e dell’economia, ci sono persone che vivono la situazione con ansia e angoscia: sono coloro che operano nel settore finanziario, coloro per cui quel lavoro diventa motivo di orgoglio, di passioni e di avidità. Questo è lo sfondo in cui si svolge Le Capital di Costa-Gravas, nato quasi per caso dopo che il regista ha cominciato a interessarsi al tema leggendo Capitalismo totale, piccolo libro scritto dal banchiere eterodosso Jean Peyrelevade in cui l’attenzione si concentra sin da subito sull’aggettivo “totale” e sulla parola da cui deriva, “totalitarismo”. Con il libro di Peyrelevade a far da stimolo, Costa-Gravas ha trovato la storia giusta da mettere in scena nel romanzo Il Capitale di Stéphane Osmont, un ex trotskista divenuto tecnocrate che conosce il mondo della finanza per averlo vissuto da dentro.»
(FilmTV.it)