
Grégoire Canvel ha tutto. Una moglie che ama, tre figlie deliziose, un lavoro che lo appassiona. È produttore di film: scoprire cineasti, promuovere i film che corrispondono alla sua idea di cinema, libera e realistica. Iperattivo, non si ferma mai, tranne nei week-end, che passa in campagna con la famiglia. Ha prodotto tanti film, preso molti rischi e accumulato debiti. La sua società Moon Film è sull’orlo del fallimento. Lui resiste ad ogni costo ma il danno è irreparabile. Spalle al muro, sceglie di uscire di scena con un gesto estremo e nessuna spiegazione. Dopo il suicidio del marito, Sylvia tenta invano di tenere in piedi la società di produzione dell’uomo. Nel frattempo Clémence, una delle figlie di Sylvia e Grégorie, scopre di avere un fratello nato da una relazione parallela del padre. Dopo il fallimento della società, Sylvia lascia Parigi con le figlie. Clémence non riuscirà a incontrare il fratellastro. Ispirato agli ultimi giorni del produttore Humbert Balsan e alle conseguenze del suicidio sui suoi cari.