Les glaneurs et la glaneuse

Nel documentario si incontrano spigolatori alla ricerca di cibo, cianfrusaglie, oggetti gettati e relazioni personali. Agnès Varda viaggia e filma per la campagna francese e per le città in cerca non solo di spigolatori rurali, ma anche urbani, come ad esempio uno chef stellato i cui antenati praticavano la spigolatura. Il film cattura i diversi aspetti della pratica e le ragioni che spingono le persone a sopravvivere in questo modo. Un altro tema esplorato è quello dell’arte contemporanea realizzata con materiali di recupero, come quella di Louis Pons, il quale definisce il rifiuto come un «cluster di possibilità». Nel corso delle riprese Varda trova e raccoglie altri simboli (la patata a forma di cuore e l’orologio senza lancette). Per poter trovare i protagonisti del documentario, la regista ha chiesto a tutti i suoi conoscenti di parlare con chiunque – contadini, proprietari, agricoltori, frutticultori – circa il film. L’obiettivo era quello di farli parlare riguardo al tema centrale, essendo il loro stile di vita.