

di Shôhei Imamura
Protagonista del nuovo cinema ungherese degli anni Sessanta e Settanta, Jancsó è uno dei grandi autori della modernità – al pari del suo maestro, Michelangelo Antonioni. I lunghi piani-sequenza e le evoluzioni della macchina da presa non sono esibizioni di stile ma il cuore profondo di un cinema nel quale forma e contenuto sono inscindibili. Un cinema che mette in scena la storia per raccontare il presente.
Domenica 20 marzo
Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni 18.00
SALMO ROSSO (Még kér a nép, Ungheria/1971) di Miklós Jancsó (82′)
Incontro con Lajos Balázsovits, interprete del film e volto-simbolo del cinema di Jancsó.
Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni 20.15
I DISPERATI DI SÁNDOR (Szegénylegények, Ungheria/1966) di Miklós Jancsó (87′)
Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni 22.00
SILENZIO E GRIDO (Csend és kiáltás, Ungheria/1968) di Miklós Jancsó (73′)
Mercoledì 23 marzo
Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni 20.30
ELETTRA, AMORE MIO (Szerelmem, Elektra, Ungheria/1974) di Miklós Jancsó (70′)
Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni 22.00
L’ARMATA A CAVALLO (Csillagosok, katonák, Ungheria-URSS/1967) di Miklós Jancsó (105′)
Giovedì 24 marzo
Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni 20.15
SCIROCCO D’INVERNO (Sirokkó, Francia-Ungheria/1969) di Miklós Jancsó (80′)
In collaborazione con Cineteca di Bologna