Lola, donna di vita
di Jacques Demy

Lola, canta in un cabaret, ha un figlio e aspetta che Michel, il padre del bambino, ritorni. Dopo sette anni d’attesa Michel torna, ricco, e riparte con lei e il bambino. Le storie di queste anime sole alla ricerca dell’amore vengono raccontate con eleganza e tenerezza. Lola, donna di vita è il primo lungometraggio (dedicato a Max Ophüls) di Jaques Demy e, nonostante il suo autore sia stato una presenza “laterale” nell’ambito della Nouvelle Vague, di quella straordinaria stagione del cinema francese costituisce un punto fermo per originalità e libertà espressiva.
Desiderio e vendetta
Un nuovo capitolo di Sogni in pellicola. Tre autori che hanno lasciato un’impronta indelebile nel cinema della seconda metà del secolo scorso.
Tre registi fondamentali del cinema contemporaneo in dieci intramontabili film. Shōhei Imamura, un autore d’urto della cinematografia giapponese, che scava a fondo nella storia del suo Paese, ne mette a nudo lacerazioni, conflitti profondi, tempeste antropologiche, desideri delittuosi e François Truffaut e Jacques Demy, due autori nel senso pieno della parola, che hanno lavorato sui generi classici del cinema americano, ma infondendo le variazioni e le deviazioni di una cultura europea “anarchica”, meno vincolata ai codici della produzione seriale.