
Il film, la cui struttura è simile a una Passione, rende omaggio ai movimenti agrari socialisti della fine dell’Ottocento, e allo stesso tempo veicola una critica storico-filosofica degli ideali del socialismo. Una stilizzata danza collettiva descrive la lotta di coloro che rispondono al terrore con la violenza: inizia la lotta tra oppressori e oppressi.