
Tomas ha 40 anni. La sua vita sembra soddisfacente. Sua moglie Sara è bella e benvista da tutti. Vivono in una casa graziosa in periferia ed entrambi hanno un buon lavoro. Ma da anni Tomas sogna in segreto di abbandonare tutto e scomparire. Le sue fantasie hanno aggiunto colore ed eccitazione a un‘esistenza altrimenti noiosa. È giunto il momento di agire e un giorno di primavera inganna il mondo facendo credere di essere morto. Una volta scomparso, però, si rende conto che i suoi sogni non sono andati oltre. Non ha idea di cosa fare e cosa diventare.
«Intrigante e profondo, il film fa vedere che anche se la fantasia di abbandonare tutto e tutti e di assumere un’identità completamente nuova può sembrare allettante, rimangono vere le sagge parole: ovunque tu vada, sei sempre tu. Toye, che ha co-scritto la sceneggiatura con Bjorn Olaf Johannessen, usa sequenze oniriche e surrealismo per illuminare il suo percorso e il risultato è un soddisfacente incontro tra dramma e commento sociale».
(Ray Bennett, The Hollywood Reporter, agosto 2008)