

di Shôhei Imamura
Il Comune di Bergamo e l’Associazione Premio Giulio Questi, con la collaborazione di Bergamo Film Meeting Onlus, ricordano Giulio Questi, figura tra le più eccentriche del cinema italiano, indicendo la terza edizione del Premio a lui dedicato.
Al Premio del valore di 2.000 euro, nato per sostenere e promuovere le opere di giovani autori di qualsiasi nazionalità e di età compresa fra i 18 e i 27 anni, concorrono cortometraggi della durata minima di 3 minuti e massima di 15 minuti.
→ Le iscrizioni al Premio Giulio Questi dovranno pervenire entro e non oltre il 27 aprile 2018 esclusivamente attraverso la piattaforma FilmFreeway.
Il vincitore del Premio Giulio Questi sarà proclamato nella serata di mercoledì 6 giugno 2018 a Bergamo, momento durante il quale il pubblico potrà vedere le 5 opere finaliste.
a proclamazione del vincitore del Premio si terrà mercoledì 6 giugno, a partire dalle ore 20.00, presso la sala dell’Auditorium di Piazza Libertà. Durante la serata, ad ingresso gratuito, saranno proiettate le 5 opere finaliste del concorso e sarà proclamato il vincitore della terza edizione del Premio Giulio Questi.
Le opere, selezionate tra numerosi lavori provenienti da tutto il mondo, sono state valutate dalla giuria presieduta da Giuliano Montaldo (regista) e composta da Stefano Consiglio (regista), Francesco Cordio (videomaker indipendente), Alberto Muciaccia (fotografo), Silvia Napolitano (sceneggiatrice), Bia Sarasini (giornalista) e Angelo Signorelli (direttore artistico Bergamo Film Meeting).
Il Premio del valore di 2.000 – promosso dal Comune di Bergamo e dall’Associazione Premio Giulio Questi, con la collaborazione di Bergamo Film Meeting Onlus – vuole ricordare Giulio Questi, figura tra le più interessanti e singolari del cinema italiano, nato a Bergamo nel 1924 e scomparso nel 2014.
Per omaggiare il regista bergamasco sarà proiettato alle ore 22.00, al termine della cerimonia di premiazione, il film collettivo Nudi per vivere che Questi girò con Elio Petri e Giuliano Montaldo nel 1963 con lo pseudonimo di Elio Montesti; il lungometraggio indaga l’industria dell’erotismo, attraverso numeri di varietà e sketch ripresi nei night-club e nei locali gay di Parigi.
Il film venne sequestrato dalla procura e il giudice ne impose la distruzione del negativo. Una copia del film –la copia della Commissione Censura archiviata dopo la sentenza – è stata poi ritrovata anni dopo presso gli archivi della Cineteca Nazionale e proiettata durante la 66ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Annunciati i titoli dei 5 cortometraggi finalisti della terza edizione del Premio Giulio Questi, selezionati dalla giuria, presieduta dal regista Giuliano Montaldo.
Sono Mazeppa di Jonathan Lago Lago, A instalação do medo di Ricardo Leite, Penrose di João Micuanski, Kembang Latar (Harlot) di Anggi Andreansyah e Un Giorno alla Volta di Carmelo Segreto i 5 cortometraggi finalisti della terza edizione del Premio Giulio Questi, nato per sostenere e promuovere i cortometraggi realizzati da giovani autori di qualsiasi nazionalità e di età compresa fra i 18 e 27 anni.
Mazeppa di Jonathan Lago Lago (Francia 2017, 15′)
Il giovane Johan, dotato ma insicuro pianista, sta per partecipare a un importante concorso musicale. Sopraffatto dallo stress, ha il terrore di salire sul palco…
A instalação do medo di Ricardo Leite (Portogallo 2016, 15′)
La Donna apre la porta di casa. Due uomini appaiono: “Buongiorno signora, siamo venuti a installare la paura”.
Penrose di João Micuanski (Brasile 2016, 9′)
Catturato da un’ipnotica scalinata onirica, un uomo si perde nell’improbabile infinità di quest’ultima, risucchiato nella follia da questo insolito labirinto.
Kembang Latar (Harlot) di Anggi Andreansyah (Indonesia 2018, 5′)
Una famiglia piccolo-borghese composta da una madre e due figli. La figlia maggiore si chiama Sarah, il secondogenito Adit. Vivono in una squallida casa in affitto, e la madre è depressa a causa delle condizioni economiche in cui versa la famiglia dopo la morte di suo marito. Sarah è costretta a farsi carico della famiglia, dandosi alla prostituzione.
Un Giorno alla Volta di Carmelo Segreto (Italia 2018, 13′)
Gregorio è un lavoratore precario di circa 40 anni. A seguito di un evento traumatico, piomba in una forte depressione che gli impedisce di affrontare anche gli aspetti più semplici della vita, come ad esempio uscire di casa. Stufo di questa situazione, l’uomo cerca un modo per riuscire a fuggire dalla “prigionia” della sua casa e della sua mente.
Il Premio Questi è dedicato al cineasta italiano, nato a Bergamo nel 1924 e scomparso nel 2014, autore tra gli altri di Se sei vivo spara e di La morte ha fatto l’uovo.
“Giulio ha lasciato Bergamo da giovane e ha ritrovato la sua città negli ultimi anni della sua vita” ha dichiarato Diana Donatelli, vedova di Giulio Questi, “Nelle sue opere, cinema e letteratura, molte ambientazioni appartengono a questi luoghi e alle sue memorie. Memorie di giovinezza. Giulio amava indirizzare i giovani alla lettura e alla cinematografia. Così in una notte insonne è nato il Premio Giulio Questi e mi è sembrato naturale proporlo nella sua città. Giulio, con il suo sorriso sghembo, ne sarebbe stato contento”.
“A Bergamo, città con una tradizione di cultura cinematografica ormai affermata, mancava un premio dedicato ai giovani: abbiamo quindi accolto volentieri il desiderio di Diana Donatelli di portare qui il premio dedicato al marito, la cui prima edizione si è tenuta l’anno scorso a Roma” ha dichiarato l’Assessore alla cultura Nadia Ghisalberti. “Il concorso vuole ricordare da una parte il regista nato a Bergamo, il cui lavoro di grande originalità è stato spesso considerato “scomodo”, e dall’altra la sua attenzione verso i giovani e l’impegno nel dare valore al loro percorso artistico e professionale. Bergamo si arricchisce così di un’ulteriore iniziativa dedicata alla settima arte, in sintonia con le linee di mandato ‹‹Bergamo città del cinema di qualità.”
Un Giorno alla Volta
di Carmelo Segreto (Italia 2018, 13′)
Gregorio è un lavoratore precario di circa 40 anni. A seguito di un evento traumatico, piomba in una forte depressione che gli impedisce di affrontare anche gli aspetti più semplici della vita, come ad esempio uscire di casa. Stufo di questa situazione, l’uomo cerca un modo per riuscire a fuggire dalla “prigionia” della sua casa e della sua mente.
Ex aequo
Kembang Latar (Harlot)
di Anggi Andreansyah (Indonesia 2018, 5′)
Una famiglia piccolo-borghese composta da una madre e due figli. La figlia maggiore si chiama Sarah, il secondogenito Adit. Vivono in una squallida casa in affitto, e la madre è depressa a causa delle condizioni economiche in cui versa la famiglia dopo la morte di suo marito. Sarah è costretta a farsi carico della famiglia, dandosi alla prostituzione.
LA SERATA DI PREMIAZIONE – 6 giugno 2018, Auditorium di Piazza della Libertà – Bergamo
ore 20.00: Aperitivo di benvenuto curato da Bistot Afrodita (Bergamo)
ore 20.30: Proiezione dei 5 film finalisti
ore 21.30: Premiazione del film vincitore della terza edizione del Premio Giulio Questi
ore 22.00: Proiezione del film Nudi per vivere di Elio Montesti (Elio Petri, Giuliano Montaldo, Giulio Questi), Italia 1963, 90’.
Ingresso gratuito
Premio Giulio Questi
filmfreeway.com/festival/PremioGiulioQuesti
[email protected] | www.premioquesti.it
Associazione Bergamo Film Meeting Onlus
via Pignolo, 123 – 24121 Bergamo
Tel +39 035 363087 | Fax +39 035 341255
[email protected] | www.bergamofilmmeeting.it
Ufficio Stampa Bergamo Film Meeting Onlus
Ada Tullo | + 39 035 363087 | +39 349 2674900
[email protected] | [email protected]