Ritorna Cinelatino!

Torna Cinelatino, la storica rassegna di Tenaris Dalmine che esplora la geografia del pianeta.
Si inizia a Esterno Notte il 5 e si continua in Auditorium il 6, il 7 e l’8 settembre.
Cinelatino 2023. Un’edizione che dimostra, ancora una volta, quanto vivace e feconda sia la produzione latinoamericana. Come di consuetudine, tanti film prodotti. Una cinematografia che guarda alla realtà, alle vicende storiche e sociali, alle laceranti contraddizioni che segnano, in profondità e dolorosamente, le immense distanze geografiche e antropologiche di un territorio dai “volti” infiniti. Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Costa Rica, Messico, Uruguay, sono i territori attraversati da questo viaggio immaginario che Cinelatino fa ogni anno toccando identità, collettive e singolari, sempre mutevoli, sempre diverse, sempre sorprendenti. C’è tanto nelle storie che popolano lo schermo: il bisogno continuo e quasi ossessivo di scavare nella memoria, quella storica e quella individuale, in Paesi martoriati da regimi autoritari, come il Cile e l’Argentina, che devono fare i conti con una violenza che ha lasciato segni indelebili e presenta ancora tanti lati oscuri; la necessità di misurarsi con la colonizzazione, ideologica e religiosa, che si è innestata su inerzie granitiche di credenze ancestrali e magiche; l’inevitabile conflitto con l’irruenza del presente, con tutto il carico delle emergenze economiche e ambientali, portate da un capitalismo che divora le tradizioni e la terra, gli equilibri che, seppure con dolore e fatica, garantivano la sopravvivenza delle comunità. I film aiutano a conoscere e a capire, invitano a riflettere. Con le risorse della contaminazione di linguaggi e di generi, della consapevolezza stilistica e narrativa, dell’utilizzo di interpreti efficaci e capaci di esprimere, negli atteggiamenti, nei corpi, nei volti, un universo complesso di relazioni tra l’uomo e il suo ambiente, la cultura e l’arte di rappresentare la vita nelle sue molteplici manifestazioni.
Per la prima volta Cinelatino omaggia un attore: Ricardo Darín è una figura intrigante, che incarna un’urbanità fatta di ambiguità e di calcolo, ma pure un’insistenza etica per la giustizia, una fragilità in bilico sul vuoto della follia e dell’angoscia, una persistenza esistenziale che non rinuncia all’ironia e a una sorniona, forse solo apparente, adattabilità. Personalità versatile che sfugge a qualsiasi incasellamento, che sa dare ai suoi personaggi un’intensa carica di verosimiglianza.
Tutti i film sono in versione originale, sottotitolati in italiano.
MARTEDÌ 5 SETTEMBRE – ESTERNO NOTTE
ore 20.15
Buffet di apertura Cinelatino 2023
ore 21
1976 di Manuela Martelli
Anteprima italiana
(Cile/Argentina/Qatar, 2022, 95′)
con Aline Küppenheim (Carmen), Nicolás Sepúlveda (Elías), Hugo Medina (Padre Sánchez), Alejandro Goic (Miguel)
1976, Cile. Carmen ha 49 anni. Ha una buona famiglia, una casa con un cortile, un cane, una domestica e una grave insonnia che combatte con le pillole. La sua vita di casalinga borghese viene interrotta quando il prete della chiesa dove svolge attività di beneficenza le chiede di prendersi cura di un giovane rivoluzionario, un uomo a cui sta dando asilo, che è appena stato ferito.
Nella sezione Quinzaine des Réalisateurs del 75° Festival di Cannes (2022)
MERCOLEDÌ 6 SETTEMBRE – AUDITORIUM
ore 17.30
El secreto de sus ojos di Juan José Campanella
Omaggio Ricardo Darín
(Argentina/Spagna, 2009, 129′)
con Ricardo Darín (Benjamín Espósito), Soledad Villamil (Irene Menéndez Hastings), Pablo Rago (Ricardo Morales)
Per venticinque anni un caso di omicidio è rimasto impresso in modo indelebile nella mente di Benjamín Espósito. Andato in pensione, decide di ripensare a quella storia per ripercorrere un passato pieno d’amore, di morte e d’amicizia. Ma quei ricordi, una volta liberati e scandagliati ossessivamente, cambieranno la sua visione del passato e riscriveranno il suo futuro.
Vincitore dell’Oscar per il Miglior Film Straniero nel 2010.
ore 20.30
Domingo y la niebla di Ariel Escalante Meza
(Costa Rica/Qatar, 2022, 86′)
con Carlos Ureña (Domingo Sanchez), Sylvia Sossa (Sylvia), Esteban Brenes Serrano (Yendrick), Aris Vindas (Paco)
Domingo è un uomo di 65 anni che vive in una città minacciata da teppisti ingaggiati da un costruttore per espellere i suoi abitanti e spingere per la costruzione di una gigante autostrada. Ma la sua terra nasconde un segreto: il fantasma della moglie defunta che lo visita nella nebbia. Domingo è sicuro che non rinuncerà mai alla sua terra, anche a costo di ricorrere alla violenza.
In concorso al 75° Festival di Cannes nella sezione Un certain regard (2022).
22.15: El visitante di Martín Boulocq
(Bolivia/Uruguay, 2022, 86′)
con Enrique Araóz (Humberto), César Troncoso, Svet Mena, Mirella Pascual
Rilasciato da poco di prigione, Humberto si guadagna da vivere cantando alle veglie funebri. Il suo più grande desiderio è quello di ricostruire il rapporto con la figlia, ma i nonni materni della bambina, ricchi pastori evangelici, non sono disposti a rinunciare alla custodia della loro unica nipote. Alle strette sia finanziariamente che ideologicamente, Humberto deve affrontare i propri demoni combattendo una potente istituzione ecclesiastica a cui un tempo apparteneva.
Premio per la miglior sceneggiatura al 21° Tribeca Film Festival (2022).
GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE – AUDITORIUM
ore 20.15
Carvão di Carolina Markowicz
(Argentina/Brasile, 2022, 107′)
con César Bordón (Miguel), Maeve Jinkings (Irene), Jean de Almeida Costa (Jean), Rômulo Braga
Brasile, 2022. In una zona remota della campagna di San Paolo, una famiglia rurale che vive accanto a una fabbrica di carbone accetta la proposta di ospitare un misterioso straniero. La casa diventerà presto un nascondiglio, dal momento che l’ospite in questione sembrerebbe essere un signore della droga, ricercato da tutti. La madre, suo marito e suo figlio dovranno imparare a condividere lo stesso tetto con questo sconosciuto, pur cercando di mantenere immutata l’apparenza di una famiglia contadina.
In concorso al 47° Toronto Film Festival (2022).
ore 22
Relatos salvajes/Storie pazzesche di Damián Szifron
Omaggio Ricardo Darín
(Argentina/Spagna/Francia/Regno Unito, 2014, 122′)
con Ricardo Darín (Simón), Oscar Martínez (Mauricio), Darío Grandinetti (Salgado)
Le ineguaglianze, l’ingiustizia e le pressioni del mondo in cui viviamo generano stress e depressione in molte persone. Alcune, però, esplodono: questo film parla proprio di loro. Vulnerabili di fronte a una realtà che cambia continuamente e che all’improvviso può diventare imprevedibile, i protagonisti di queste storie pazzesche oltrepassano il sottile confine tra civiltà e barbarie. Il tradimento di un marito, il ritorno a un passato sepolto e la violenza che si insinua negli incontri di tutti i giorni, portano alla follia i personaggi di questo film.
Candidato al Premio Oscar nel 2015 come Miglior Film Straniero.
VENERDÌ 8 SETTEMBRE – AUDITORIUM
ore 18
Argentina, 1985 di Santiago Mitre
Omaggio Ricardo Darín
(Argentina/Regno Unito/USA, 2022, 140′)
con Ricardo Darín (Julio César Strassera), Peter Lanzani (Luis Moreno Ocampo)
Ispirato alla vera storia dei procuratori Julio César Strassera e Luis Moreno Ocampo, che nel 1985 hanno avuto il coraggio di indagare e perseguire la più sanguinosa dittatura militare argentina di sempre. Senza lasciarsi scoraggiare dall’influenza ancora considerevole dei militari all’interno della loro fragile nuova democrazia, Strassera e Moreno Ocampo hanno riunito una giovane squadra legale di improbabili eroi per la loro battaglia alla Davide contro Golia. Nonostante le costanti minacce a sé stessi e alle loro famiglie, hanno lottato per portare giustizia alle vittime della giunta militare.
Candidato agli Oscar nel 2022 come Miglior Film Straniero.
ore 20.45
Mi país imaginario di Patricio Guzmán
Anteprima italiana
(Cile/Francia, 2022, 83′)
Nel maggio del 2019 Patricio Guzmán ha presentato al Festival di Cannes La cordigliera dei sogni, sognando ad alta voce, in coda al documentario, che il suo Paese d’origine, il Cile, potesse ritrovare il suo passato glorioso e l’allegria perduta. Quel passato che era stato brutalmente ucciso ancora giovanissimo dal golpe di stato militare che aveva deposto il presidente Allende, e che Guzmán aveva documentato nella sua trilogia più famosa. Nell’ottobre dello stesso 2019, qualcosa di enorme accade di nuovo in Cile, dopo tanti anni. Un movimento di massa nuovo, apartitico e senza leader di sorta, porta in piazza un milione e mezzo di persone. Soprattutto giovani e donne, ma non solo: domandano rispetto dei diritti umani, sostegno dallo Stato, in una parola democrazia. È la seconda rivoluzione cilena e, per il regista, la realizzazione inaspettata di un desiderio profondo.
Anteprima italiana del film.
22.15: Dos Estaciones di Juan Pablo González
(Messico, 2022, 99′)
con Teresa Sánchez (María García), Tatín Vera (Tatín), Rafaela Fuentes (Rafaela), Manuel García-Rulfo (Pepe)
La cinquantenne María García è la proprietaria di Dos Estaciones, un tempo un’imponente fabbrica di tequila che ora lotta per restare a galla e anche ultima superstite di generazioni di stabilimenti di tequila di proprietà messicana negli altipiani di Jalisco; gli altri proprietari si sono dovuti piegare alle società straniere. Maria, un tempo una delle persone più ricche della città, sa che la sua attuale situazione finanziaria è insostenibile ma quando una pestilenza persistente e un’inondazione inaspettata provocano danni irreparabili, è costretta a fare tutto il possibile per salvaguardare la principale fonte economica e l’orgoglio della sua comunità.
Premio speciale della Giuria per l’interpretazione di Teresa Sánchez al Sundance Film Festival 2022.
Tutti i film sono in lingua originale, sottotitolati in italiano
INGRESSO: Intero: 6,50 € / Ridotto: 5,50 € / Soci Lab 80: 4,50 €
Per i dipendenti di TenarisDalmine con badge, ingresso libero a tutte le proiezioni per due persone
Un evento promosso da TenarisDalmine
Organizzato da Fondazione Dalmine e Fundación Proa
Con la collaborazione di Lab 80