
Roman ha 9 anni e segue la madre Oksana, che ha lasciato l’Ucraina per lavorare illegalmente in Germania. Lì vive con Gert, vedovo tedesco di 62 anni, malato di diabete. Gert cerca di fare amicizia con il ragazzo, ma Roman lo rifiuta e lotta per avere l’attenzione esclusiva di sua madre Oksana. Inaspettatamente, Oksana si ammala e Roman si ritrova obbligato a vivere con l’uomo che lui considera ormai come un rivale nel contendersi l’amore della madre. Gert stupisce invece il ragazzino, rivelandosi un buon compagno di giochi, almeno finché viene colpito improvvisamente a morte dalla sua malattia. Roman rimane dunque intrappolato in un luogo isolato, da solo, senza poter contare nemmeno sull’aiuto del suo rivale e senza alcuna notizia di sua madre, in un paese straniero dove si parla una lingua che non conosce, impossibilitato a comunicare ciò che è accaduto.
Marcuz Lenz –– (Hattingen, Germania, 1969) è cresciuto nella regione della Ruhr in Germania e ha studiato design della comunicazione alla Folkwang University of the Arts di Essen e alla University of Art and Design di Helsinki. Dopo la laurea, ha studiato regia e direzione della fotografia alla Deutsche Film- und Fernsehakademie Berlin (DFFB). Dal 2000 lavora come direttore della fotografia di documentari per la televisione e per il cinema. Rival è il suo secondo film.
«Per i personaggi di Roman, Gert e Oksana mi sono ispirato a persone reali, incontrate personalmente. […] Da subito mi hanno affascinato le dipendenze relazionali – potenti e al contempo difficili da definire – tra le persone di questo rapporto “triangolare”. […] Credo fermamente che la magia del cinema consista nel costruire empatia guardando il mondo con gli occhi di un altro. Conosciamo il mondo di Rival proprio attraverso gli occhi di Roman, che ha nove anni. […] Noi spettatori diventiamo come lui, curiosi e selvaggi, pieni di energia, indomabili e in uno stato spontaneo di libertà interiore. Ricorrendo a uno stile che combina documentario d’osservazione ed enfasi estetica, volevo far percepire a chi guarda la prospettiva del giovane Roman. Come percepisce il mondo un bambino? […]»
Rivale (Rival, 2020)
Close (2004)
Deustche Angst (medium, 2001)
Alles Ist Nie (short, 1998)
Immer Und Immer (short, 1997)
Kopf (short, 1995)