
Come resistere a sedici anni in un Paese dimenticato. Schiacciati tra il potere della chiesa e quello della politica, i protagonisti del film, a bordo dei loro skateboard, trovano i loro spazi tra edifici abbandonati, sotto viadotti e in altri “non luoghi”, passando le serate a lanciare bottiglie molotov contro un muro di cemento. I loro tatuaggi sono un diario da cui non si può sfuggire, che racconta quello che sentono: l’ingenua, ma non meno viva, ricerca di un’inconsistente libertà e una romantica incuranza del futuro.