
Kristina e Ljiljana, la prima slovena e la seconda serba, sono due insegnanti che decidono di lasciare il loro villaggio per unirsi a un gruppo di artisti d’avanguardia, recandosi nelle desolate campagne della Jugoslavia negli anni ‘20.
L’intento è quello di diffondere le idee rivoluzionarie alle popolazioni contadine straziate dalle devastazioni della Prima guerra mondiale. La ribellione condotta dalle protagoniste attraverso l’arte dadaista e surrealista è animata da un insopprimibile desiderio di fuga e dalla necessità di una ricollocazione esistenziale.