Tarda primavera
di Yasujirô Ozu

Consapevole che sua figlia sta diventando una zitella, il padre vedovo la esorta a sposarsi ma, contenta di prendersi cura di lui – sa che sarebbe perduto senza una donna in casa – la ragazza è riluttante. Per convincerla, il padre le comunica di essere in procinto di riprendere moglie.
Terzo film postbellico di Ozu che già negli anni Trenta si era affermato come regista di primo piano nel cinema giapponese. Opera mirabile nella sua spoglia semplicità con una parte finale di struggente commozione nel suo pudore. Come sempre in Ozu gli interpreti sono perfetti e di grande finezza. (il Morandini)