

di Shôhei Imamura
Sabato 18 marzo, alle ore 16.30, presso il BFM Bookshop in Piazza della Libertà (Bergamo), si terrà una tavola rotonda dedicata a Miloš Forman.
Interverranno: Massimiliano Capella, Roberto Manassero, Anton Giulio Mancino, Emanuela Martini, Jean-Sébastien Massart, Angelo Signorelli e Massimo Tria.
Nato a Čáslav, una piccola città dell’allora Cecoslovacchia, il 18 febbraio del 1932, Miloš Forman è stato uno dei protagonisti della Nová Vlna (Nuova onda), il periodo di maggior fioritura del cinema cecoslovacco degli anni ‘60. Dopo aver vinto il Festival di Locarno con Černý Petr (L’asso di picche, 1963), nel 1965 firma il film che lo lancia sulla scena internazionale: Lásky Jedné Plavovlásky (Gli amori di una bionda) – storia di adulti e adolescenti, padri e figli, educazioni sentimentali e apprendistati alla vita – passa nei principali festival (Venezia, Londra, New York), meritandosi anche una nomination all’Oscar. Nel 1968, poco prima dell’invasione della Cecoslovacchia, Forman si trasferisce negli Stati Uniti. Dopo l’insuccesso del suo primo film hollywoodiano, Taking Off (1971), nel 1975 realizza la versione cinematografica del libro di Ken Kesey «One Flew over the Cuckoo’s Nest», con Jack Nicholson. Qualcuno volò sul nido del cuculo è campione di incassi e vince i 5 Oscar più importanti: miglior film, regia, protagonista maschile e femminile, sceneggiatura. Violenza istituzionale, moralismo, ideologia puritana contro trasgressione, follia, diversità: i temi dell’oppressione e dell’opposizione all’ordine costituito sono al centro della poetica dell’autore cecoslovacco. Tra i suoi maggiori successi degli anni ’70 e ’80, si annoverano anche il celebre musical Hair (1979), inno alla pace e al libero amore, e Amadeus, che racconta il tormentato rapporto di Mozart con Antonio Salieri. Quest’ultimo vince 8 Oscar: miglior film, regia, attore, sceneggiatura, costumi, suono, trucco e scenografia.
Seguono Valmont (1989), tratto da «Le relazioni pericolose» di Laclos, e The People vs. Larry Flynt (Larry Flint – Oltre lo scandalo, 1996), Orso d’oro a Berlino, biografia di un magnate della stampa pornografica. Un’altra biografia è quella del comico e attore americano Andy Kaufman, uno dei più famosi interpreti dell’anti-humour, in Man on the Moon, del 1999, con uno straordinario Jim Carrey. Dopo aver inanellato una lunga serie di successi, nel 2006, Forman realizza quello che con ogni probabilità sarà il suo ultimo film: Goya’s Ghosts (L’ultimo inquisitore), con Javier Bardem e Natalie Portman, dedicato al grande pittore spagnolo.
Bergamo Film Meeting presenterà tutti i film del regista ceco. Parte della retrospettiva sarà successivamente ospitata alla Cineteca di Bologna.
Ingresso gratuito