Vita da bohème
di Aki Kaurismäki

Marcel, Shaunard e Rodolfo sono rispettivamente uno scrittore, un pianista e un pittore. O meglio, cercano di esserlo. Si conoscono e stringono amicizia in nome della stessa miserevole solitudine, dello stesso disordinato anticonformismo. I tre spiantati vivono di espedienti, ma non hanno perso il gusto dell’ironia, il senso profondo dell’amicizia, la capacità di coltivare una speranza e di credere che un giorno potrà realizzarsi.
È tutto è molto ironico nel classico stile di Kaurismäki, ma non mancano gli episodi tragici. In piccoli ruoli due registi: Samuel Fuller, che fa l’editore, e Louis Malle, che offre una cena al pittore appena derubato del portafoglio. Jean-Pierre Léaud entra ogni tanto in scena come collezionista di quadri, con la sua aria comicamente assente alla Buster Keaton..