

Settima edizione del premio per la miglior sceneggiatura di genere giallo, poliziesco, thriller, noir
Sono aperte le iscrizioni alla VII edizione del Premio Cavaliere Giallo che verrà assegnato a Bergamo venerdì 15 dicembre 2023.
Il concorso, promosso e organizzato dall’Associazione culturale Il Cavaliere Giallo di Bergamo in collaborazione con l’Associazione Bergamo Film Meeting Onlus, si rivolge ad autori italiani emergenti che non abbiamo superato i 35 anni di età alla data di scadenza del bando e che intendono intraprendere il percorso della scrittura cinematografica. Sono ammesse sceneggiature di cortometraggi (15 minuti/15 pagine/20.000 battute max) di genere giallo/poliziesco/thriller/noir, redatte in lingua italiana.
È possibile partecipare al concorso e inviare le sceneggiature entro il 22 ottobre 2023.
Il vincitore, che sarà decretato da una giuria composta da giornalisti, critici, scrittori, sceneggiatori o operatori culturali, sarà proclamato nella serata del 15 dicembre 2023 e riceverà un premio di 800 Euro, offerto dall’Associazione Il Cavaliere Giallo.
ISCRIZIONI
IL FONDO SIMENON
Il premio intende valorizzare e promuovere il Fondo Georges Simenon, che l’associazione ha ricevuto in dono nel 2003 dal regista e scrittore Gianni Da Campo. Il Fondo, custodito presso la Fondazione Alasca di Bergamo, è il primo archivio in Italia dedicato allo scrittore e raccoglie oltre 1.000 documenti, tra monografie, edizioni in lingua straniera, edizioni originali numerate e a tiratura limitata; saggi di letteratura, estetica e altre arti; carteggi collezioni video e materiale critico sull’autore.
PALMARÈS
Clicca sulle edizioni per leggere le sceneggiature premiate.
2022 – VI edizione
Parcheggio Privato di Riccardo Basso si aggiudica il Premio Cavaliere Giallo 2022 per aver saputo mescolare uno spunto “noir” con una grande dose di ironia, calibrata in una costruzione sapiente degli eventi, e un brillante colpo di coda final, assegnato dalla giuria composta da Davide Ferrario (regista e sceneggiatore, Presidente di Bergamo Film Meeting Onlus), Maria Teresa Azzola (Presidente dell’Associazione Il Cavaliere Giallo), Adonella Vanotti (Associazione Il Cavaliere Giallo), Valentina Mazzola (autrice e sceneggiatrice) e Monica Morzenti (libreria Incrocio Quarenghi): Pietro ha ucciso un uomo. La sua unica maniera per salvarsi è fuggire dal palazzo dove è avvenuto l’omicidio, trovando la propria auto e partendo con essa. La situazione nel parcheggio dove ha lasciato l’auto, però, si rivelerà più complessa del previsto.
Menzione speciale a Il ragazzo con gli occhiali di Daniele Morelli e Stefano Clari, un’incursione nella commedia nera che non dimentica l’elemento strettamente thriller, inserendolo in un contesto di satira dello spirito dei tempi: Un suv procede a passo d’uomo. A bordo un ragazzo e una ragazza che accostano e offrono a Jason J denaro per salire. Arrivano in una villa e lo spettacolo comincia: “Pecunia non olet”, un gioco a premi in cui il concorrente, se riuscirà a superare una serie di prove, potrà portarsi a casa un ricco montepremi. Riuscirà Jason J a sopravvivere fino alla fine della puntata?
Menzione speciale anche ad Autogrill di Angelo Cascione e Andrea Martina, brillante gioco a incastro sul filo dell’assurdo, ma sempre ancorato negli stilemi del sottogenere “pulp”: È mezzanotte. Il proprietario di un autogrill aspetta l’arrivo di un vigilantes per tornare a casa con l’incasso della giornata. Nel bar entrano due uomini vestiti da guardie giurate, ma in realtà sono due rapinatori che vogliono nascondere la refurtiva di una precedente rapina e hanno pensato ai bagni di quel posto. Nel frattempo, proprio nei bagni, a donna delle pulizie si è chiusa in una cabina: tra le sue mani ha qualcosa che potrebbe cambiare la vita di tutti.
Love in a family dose di Camilla Maino e Alessia Martina Dubini vince il Premio Cavaliere Giallo 2021. La scelta della giuria, presieduta da Hans Tuzzi (scrittore e saggista, socio onorario del Cavaliere Giallo) e composta da Maria Teresa Azzola (Presidente del Cavaliere Giallo), Ezio Colorio (Associazione Il Cavaliere Giallo), Chiara Cremaschi (regista e sceneggiatrice) e Fiammetta Girola (Bergamo Film Meeting Onlus), ha decretato all’unanimità la vittoria della sceneggiatura la cui storia si dipana con secca ironia e scintillante ferocia nell’abitacolo di un SUV, tratteggia con dialogo brillante il gomitolo di complicità e competitività tipico dei nuclei familiari, sino all’annunciata macelleria finale.
La stessa giuria ha poi assegnato una menzione a In buone mani di Mirco Roncoroni, sceneggiatura che, in un clima livido e notturno, con asciuttezza di mezzi, narra come interpretarsi e credersi custodi della legge sia il primo passo verso i più nefandi e vigliacchi crimini.
Una seconda menzione è stata poi attribuita a Farfallina bella e bianca… di Chiara Rossi, Cristina Boracchi e Patrizia Finetti, storia che, in un susseguirsi di tecniche narrative che sfruttano ogni possibilità del linguaggio filmico, narra una vicenda delicata e tragica che si svolge apparentemente in un treno ma in realtà nella mente della protagonista.
Il Premio Cavaliere Giallo va a Un padre di Michele Gallone in cui «mescolando sapientemente elementi diversi (un futuro non rassicurante, la mercificazione degli affetti, una indefinita tensione), l’autore confeziona una storia dove l’asciuttezza dei dialoghi crea un crescendo di incertezze e di aspettative ben supportato dalle indicazioni di ripresa».
La giuria con giudizio concorde ha assegnato una menzione a Pas un jouet di Giulio Fabroni dove «giocando con disinvoltura su un passato che sogna il nostro futuro, l’autore imbastisce una trama con un anti eroe al di sotto di ogni aspettativa e, seppure con una sbavatura filologica sul curaro, conduce in porto un gradevole e autocompiaciuto divertissement» e a Interrompiamo le trasmissioni di Lorenzo Fontana e Guido Giovannetti «vicenda che riprende una sperimentata struttura del noir, sviluppandola in modo egregio grazie a un dialogo essenziale e a ritmi ben calibrati che rendono il capovolgimento finale perfettamente godibile anche da parte dai lettori più smaliziati».
Menzione speciale a La cura di Sofia Ranise «perché la trama ben congeniata presenta ottimi tempi scenici, buoni raccordi interni e una prosa perfettamente rispondente al compito prefisso. La giovane età dell’autrice fa perdonare un finale che si lascia tentare dall’eccesso».
Il Primo Premio Cavaliere Giallo va alla sceneggiatura Ogni cosa al suo posto di Elisa Pulcini «una vicenda dura, difficile, presentata con stile asciutto fino a diventare scabro, in un’ambientazione originale».
Menzione speciale alla sceneggiatura L’ultimo capodanno di Mara Fondacaro «un ritratto psicologico convincente di personaggi che, dalla banalità del quotidiano, si gettano nel crimine travolti poi da una situazione drammatica» ex aequo con la sceneggiatura Fuori non c’è niente per me di Domenico Del Mastro «per la notevole la capacità di ritrarre, sia nei dialoghi sia nelle scelte di ripresa, le dinamiche di una psiche profondamente turbata» e con Lo strano caso delle forbici dalla punta arrotondata di Matteo Petecca «un’idea originale condotta con buon ritmo, che apre spiragli interessanti sui caratteri di giochi entrati nell’immaginario collettivo».
II Premio Cavaliere Giallo va a L’uomo nel mirino di Andrea Santini «in quanto con buon ritmo filmico crea nello spettatore una tensione capovolta nel finale, che, seppur intuibile, risolve la storia in modo inatteso».
Menzione speciale a Il male dentro di Luca Greco «che concentra in un’atmosfera oppressiva una storia di giudizio e di colpe condotta in un crescendo convincente», Acquario di Stiven Zaka Cobani «per l’angosciante storia condotta con abile equilibrio tra realtà e meta realtà» e Mondo si occuperà di voi… di Matteo Mantero, «che in un crescendo ossessivo opera una critica della società dei consumi: il tema, tuttavia, non rientra pienamente nelle caratteristiche di genere richieste dal bando».
I Premio Cavaliere Giallo va a Fifty Fifty di Nicola Salerno per «aver saputo dare vita a una storia rendendo visivo il parlato, attraverso il dialogo fra i personaggi, e per l’uso depistante del flashback nei confronti del lettore».
Menzione speciale a Follia Tzatziki di Francesco Bozzi, per «la vivace resa di personaggi della contemporaneità, con un finale surreale che resta aperto alle più varie interpretazioni», e a L’Uomo nell’acquario, di Massimo Vavassori e Nicola Lucchi, «una storia classica dove lo scavo psicologico del personaggio si unisce ad una vicenda di amaro riscatto».
INFO
Bergamo Film Meeting Onlus
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