Europa: femminile, singolare

Per il secondo anno declinato al femminile, il percorso del Festival attraverso il cinema europeo si concentra sulle opere di quattro registe che hanno saputo affermarsi sulla scena delle produzioni cinematografiche indipendenti, attraverso uno stile personale e una forte autorialità.
Protagoniste dell’edizione 2015 sono Andrea Arnold (Red Road, 2006, Fish Tank 2009, Wuthering Heights, 2011), voce emergente nel nuovo cinema britannico, capace di unire la tradizione del realismo inglese a un’estetica asciutta e rigorosa; la bosniaca Aida Begić (Snow, 2008, Buon anno Sarajevo, 2012), testimone e acuta osservatrice di una generazione ferita da una guerra fratricida e dilaniante; l’ungherese Ágnes Kocsis (Fresh Air, 2006, Pál Adrienn, 2010), che con uno sguardo efficace e tenero ama concentrarsi sulle storie di personaggi in fuga dalla propria solitudine, in cerca di una possibile felicità; e infine la portoghese Teresa Villaverde (Os mutantes, 1998, Acqua e sale, 2001, Cisne 2011), autrice di un cinema duro, ma allo stesso tempo toccante e poetico, particolarmente attento alle storie dei più deboli, di cui sa raccontare il dolore e le cicatrici.